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C'era l'America, bella,
lontana
del padre mio che aveva vent'anni.
Il padre mio poté spezzarsi il cuore.
America qua, America là,
dov'è più l'America
del padre mio?
America sarà la terra mia
col sole e la luna giganti,
aria mite, cielo celeste,
a operaio e contadino
una notte di festa.
Cosi parlavano piano:
Piroscafo che dici si e no
sull'onda che ti tiene in mano,
voglio vedere che sorte avrò.
La Serenata apriva le porte
e notte e giorno aravo il mare
per quella terra che non l'ascoltava.
L'amico mori sparato a quella terra,
gli misero la cera in faccia,
una faccia di cera tale e quale.
Tornarono con la casa e la vigna
per un letto di gramigna
da tanto lontano.
Ora dov'è l'America nostra?
La nonna credeva all'altro mondo,
i figli leggemmo
le facce di cera dei padri.
Non c'è un'America nostra.
E venuto il vento,
è caduta la giostra,
è morto il vicino di casa,
che era stato a quella terra.
America qua. America là,
dov'è più l'America
del padre mio?
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