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- Tu riposi cosė, senza rimorsi
al fianco della terra; tu sai che aprile
crepa le vigne, rialza il fuoco
sotto il paese, morde i ginocchi
a noi, addormentati dalla noia.
I tuoi occhi ricordano mia madre,
la tua assenza ha il pane
dell'esilio, tu giochi
tra pruni e sterpi, incantata:
" Primo sole, prime serpi,
primo vento sulle case,
prima luce alle viole;
se il tuo amore non si sveglia
primo lutto al firmamento ".
Stasera hanno disteso un lenzuolo
dinanzi all'uscio, un cane ha preso
il posto dei miei sogni ai tuoi piedi.
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