dinobecagli@virgilio.it

                                                                                                                    di terra & poesia è il primo cd-audio dedicato a quanti stimolati dall'ascolto vorranno conoscere la figura e l'opera degli  autori  in  raccolta scoprendone la bellezza in un rinnovato interesse per la poesia lucana.

Home
 

I

 

P

O

E

T

I

ISABELLA MORRA

 

Sonetto VII
    
 

 

Ecco ch'un'altra volta, o valle inferna,

o fiume alpestre, o ruinati sassi,

o spirti ignudi di virtute e cassi,

udrete il pianto e la mia doglia eterna.

Ogni monte udirammi, ogni caverna,

ovunq'io arresti, ovunque io muova i passi;

chè Fortuna, che mai salda non stassi,

cresce ognora il mio male, ognor l'eterna.

Deh, mentre ch'io mi lagno e giorno e notte,

o fere, o sassi, o orride ruine,

o selve incolte, o solitarie grotte,

ulule, e voi del mal nostro indovine,

piangete meco a voci alte interrotte

il mio più d'altro miserando fine.

 

 
   

 

top

 

Home MORRA