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- A notte la mia città
- s'apre contro il cielo.
- Ogni spiazzo o vicoletto
- pietra o convento
- arco od ombelico
- è conchiglia
- dalle cento bocche amiche.
- Dà fondo alle antiche nenie
- chiama a cori e rituali.
- M'annuncia ai sottani vuoti
- ai sospiri della gente
- ormai lontana.
- E io più povero dun mendicante
- che raccoglie radici dolci e amare
- mi ripresento alle sue soglie
- con messi di sillabe
- fino all'ultimo germoglio.